In questo capitolo supporremo (quando non affermato esplicitamente il contrario) che la caratteristica sia zero. Dunque tutte le estensioni sono separabili, e normale equivale a campo di spezzamento. Si può fare di meglio, vedi ad esempio [Kap95] o [vdW71,vdW91].
Vogliamo caratterizzare quelle equazioni
Per esempio sappiamo che l'equazione di secondo grado
ha soluzioni
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![]() ![]() |
In realtà questo ragionamento ha una portata più
generale. Supponiamo di voler trovare una formula per le soluzioni
dell'equazione (7.1.1) in termini dei
coefficienti, sul modello di quella (7.2.1) per
l'equazione di secondo grado. Sia il campo da cui partiamo, sia
il campo di spezzamento, e siano
le radici. Come abbiamo visto nella dimostrazione
del Teorema 4.1.1, abbiamo
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|
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||
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Appare sensata la seguente definizione. Una estensione si dice
radicale se esistono
tali
che
, ed interi
tali che per ogni
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Vale la pena notare che inserendo ulteriori elementi si può sempre
supporre che gli siano numeri primi. Ad esempio, se ho che
, posso inserire
, in
modo che
, e
.
Come è fatto il gruppo di Galois di una estensione radicale e
normale? (Vedremo tra poco perché quest'ultima affermazione
non è restrittiva.)
Supponiamo per ora per semplicità che tutte le radici
-sime dell'unità siano in
. Ora le
radici del polinomio
sono
, al variare
di
nell'insieme delle radici
-sime dell'unità. Tute
queste radici sono quindi in
. Ne segue che
è il campo di spezzamento su
del polinomio
.
Come è fatto il gruppo di Galois
?
Supponiamo che contenga le radici
-sime dell'unità.
Allora
è abeliano.
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Tornando alla nostra discussione, abbiamo scoperto che
è abeliano. D'altra parte
è normale, dunque
è un
sottogruppo normale di
, e
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Allora esistono sottogruppi
tali che ogni
è normale in
, e il quoziente
è abeliano.
Dato il contesto, un gruppo con questa proprietà si dice risolubile.
Occorre sottolineare il fatto che se è una estensione
radicale, allora la sua chiusura normale
è ancora una
estensione radicale. (Ricordiamo che siamo in caratteristica zero, e
dunque ogni estensione è automaticamente separabile). Questo segue
dall'argomento in coda al Capitolo 5 - dovrei
espanderlo un tantino.
Dato un polinomio monico non costante
, l'equazione
corrispondente è
. Sia
un campo di spezzamento di
su
. Il gruppo di Galois di
su
(o dell'equazione
corrispondente) è
. L'equazione si dice risolubile per
radicali se
, ove
è una estensione radicale.
Vale allora
Occorre prima notare il seguente Lemma, senza dimostrazione
Cominciamo per il momento a continuare a supporre che contenga le
radici dell'unità che ci servono per poter applicare il
Lemma 7.4.1.
Allora, per dimostrare il
Teorema 7.4.3 basta passare da
alla sua chiusura normale
su
. Ora
è normale, come
campo di spezzamento (in caratteristica zero), dunque
è stabile
rispetto a
, e il gruppo
è un quoziente di
. Quest'ultimo è risolubile, e quindi lo è anche il
primo, per il Lemma appena visto.
Se invece in non ci sono le radici dell'unità, per poter
dimostrare il Teorema 7.4.3 occorre appena
un po' più lavoro. Intanto l'argomento appena visto ci riduce a
dimostrare che il gruppo di Galois di una estensione radicale e
normale
sia risolubile. Sia
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Consideriamo una radice -sima primitiva
dell'unità. Scriviamo
, e
.
Consideriamo i campi della Figura 1.
Se facciamo vedere che
è risolubile, lo sarà
anche
, che ne è immagine omomorfa.
Ora l'estensione
è normale. Se facciamo vedere che il
suo gruppo di Galois è abeliano, allora basta vedere che
è risolubile, perché allora lo sarà
anche
, per il Lemma 7.4.4,
dato che
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Serve il
Allora
è abeliano.
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Finalmente dobbiamo mostrare che
è
risolubile. Notiamo che
è una
estensione normale, come campo di spezzamento di
,
che ha lí tutte le sue radici
. Ma ora
è abeliano
per 7.4.1. Quindi il problema è
spostato sul'estensione normale e radicale
, ma dato che
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Possiamo ora esibire una equazione non risolubile per radicali.
Notiamo innanzitutto una cosa importante, che per la verità avevamo
sostanzialmente già visto nel Capitolo sulla Corrispondenza di
Galois. Sia
un polinomio monico di grado
. Sia
il campo di spezzamento, e
le radici di
. Allora, per argomenti già visti, gli elementi di
mandano ogni
in un
. Dunque
agisce sull'insieme
. Dato che
, l'azione di
su
è determinata dall'azione di
su
. Cioè la
restrizione
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Consideriamo ora il polinomio
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Consideriamo ora il sottoinsieme di dato da
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Affermiamo che continua ad agire su
. E' sufficiente vedere
che
mandi un elemento di
in un altro elemento di
.
Abbiamo
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Il teorema orbita-stabilizzatore ci dice che la lunghezza di ogni
orbita di su
divide l'ordine di
. Dato che
ha ordine
, un'orbita puó essere lunga
o
. In quest'ultimo caso si
deve avere in particolare
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Sia il numero di orbite lunghe
, e
il numero di
orbite lunghe
. Contando gli elementi di
si ha
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Dunque
contiene un elemento di ordine
e uno di ordine
. Ma si ha
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Abbiamo già ricordato che ogni permutazione di si può
scrivere come prodotto di 2-cicli. Una stessa permutazione si può
scrivere in più modi diversi come prodotto di 2-cicli, e da un modo
all'altro anche il numero dei 2-cicli può cambiare. per
esempio
. Si potrebbe però vedere che da
un modo all'altro non cambia la parità del numero di 2-cicli
che compaiono. In altre parole, se una permutazione si può scrivere
come prodotto di un numero pari di 2-cicli, allora non si può
scrivere come prodotto di un numero dispari di 2-cicli, e
viceversa.
Diciamo che una permutazione è pari o dispari a seconda
che il numero di 2-cicli che occorrono per scriverla sia pari o
dispari. Si vede subito che il prodotto di due permutazioni pari, o di
due dispari, è una permutazione pari, mentre il prodotto di una
permutazione pari e di una dispari è una permutazione
dispari. Dunque le permutazioni pari di formano un
sottogruppo, detto gruppo alterno, e denotato con
. Se
poi
, ovvero
è una
permutazione dispari, allora
è pari, dunque
, e
. Ne segue
che
. Quindi
ha indice
2 in
, e in particolare è un sottogruppo normale.
A questo punto resta solo da vedere che non è risolubile. Ne
seguirà che l'equazione
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Faremo vedere che il gruppo alterno è semplice, cioè non ha altri
sottogruppi normali che
e tutto
. Inoltre
non
è abeliano, dato che
. Adesso se
fosse
risolubile, anche
dovrebbe esserlo, per il
Lemma 7.4.4. Ma allora
dovrebbe avere
un sottogruppo normale abeliano diverso da
, il che non è.
Vediamo adesso che è semplice. Studieremo le sue classi di
coniugio, e poi faremo vedere che i soli sottogruppi normali sono
e
stesso.
Abbiamo forse già notato il seguente lemma, che descrive il coniugio
in :
Allora
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Dunque è facile vedere le classi di coniugio in :
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Num. con. ![]() |
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1 | 1 | 120 |
(1 2) | 10 | 12 |
(1 2 3) | 20 | 6 |
(1 2 3 4) | 30 | 4 |
(1 2 3 4 5) | 24 | 5 |
(1 2) (3 4) | 15 | 8 |
(1 2 3) (4 5) | 20 | 6 |
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Quando vado a vedere le classi di coniugio di , devo
incominciare a guardare solo le permutazioni pari, cioè
.
Premettiamo il seguente Lemma
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Ora dimostriamo
Sia
. Si ha
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|
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||
![]() |
||
![]() |
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Dunque le classi di coniugio di elementi di
sono le stesse che
in
, tranne quando
. Ora sapere
l'ordine di questi centralizzanti ci aiuta a sapere chi sono. E in
effetti
è centralizzato dalla permutazione dispari
, mentre
è centralizzato dala permutazione dispari
(basta notare che
. Invece il
centralizzante di
ha ordine 5, e dunque
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![]() |
Num. con. ![]() |
![]() |
1 | 1 | 60 |
(1 2 3) | 20 | 3 |
(1 2 3 4 5) | 12 | 5 |
(1 3 5 2 4) | 12 | 5 |
(1 2) (3 4) | 15 | 4 |
Adesso se è un sottogruppo normale di
diverso da
, dovrà essere unione disgiunta di alcune delle classi di
coniugio, inclusa
. Ma si vede facilmente che non si possono
raggruppare i numeri di elementi delle classi per formare un divisore
di
diverso da
stesso. Dunque
è semplice.
Cominciamo col seguente
E' chiaro che
. Per i soliti lemmi, abbiamo
, e
dunque si ottiene che tutti i numeri sono eguali. In particolare
, e quindi
è normale.
Consideriamo adesso un campo primo , e il campo
delle funzioni razionali. Su
agisce in modo
naturale come gruppo di automorfismo il gruppo simmetrico
,
permutando gli indici. Il campo
degli elementi fissati da
è
detto il campo delle funzioni razionali simmetriche, dato che non
cambiano se permuto fra loro le variabili
. Si ha quindi
.
Consideriamo adesso il polinomio
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![]() |
|
![]() |
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Un risultato analogo varrebbe per i polinomi: si veda ad esempio [Jac85].
L'equazione
viene detta equazione generale di
-simo grado, dato che ogni equazione di
-simo grado si
ottiene attribuendo valori particolari ai
. (Qui ci sarebbe da
fare un discorso molto più preciso sul concetto di
specializzazione, ma preferisco ometterlo completamente.)
Abbiamo visto che il suo gruppo di Galois è
. Per
,
abbiamo
. Abbiamo visto che
non è
risolubile, per cui neanche
lo è. Ne segue che l'equazione
generale di
-simo grado non è risolubile per radicali, per
.
Vedremo invece che le equazioni di grado tre e quattro sono risolubili
per radicali, dato che e
sono gruppi risolubili. Per
la verità per ora garantisco solo la dimostrazione per quanto
riguarda l'equazione di terzo grado, anche se poi il più è fatto
anche per quella di quarto.
La formula seguente è spesso utile
Qui i
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Vogliamo ora vedere che se il campo di spezzamento su
di un
polinomio
ha gruppo di Galois risolubile, allora
è contenuto in una estensione radicale di
.
Anche qui semplificheremo le cose supponendo che contenga le
radici dell'unità che ci serviranno lungo la strada. Questo farà
si' che ci venga fuori addirittura che
è una estensione
radicale, cosa che non è vera però quando le radici dell'unità
non ci sono.
Se
è risolubile, avrà un sottogruppo normale
tale che il quoziente
sia abeliano. Non sarebbe difficile
convincersi che esiste un sottogruppo
che è ancora
normale, ed ha quoziente
di ordine un numero primo
. A
questo punto, procedendo per induzione, basta dimostrare il seguente
Supponiamo che contenga le radici
-sime dell'unità, e che
esse siano distinte. (Quest'ultimo fatto è automatico sotto la
nostra condizione generale che la caratteristica sia zero.)
Allora esiste
tale che
e
.
Per un tale vale
, e dunque
,
dato che
, e quindi non ci sono campi
intermedi. Dunque
è una estensione radicale.
Applichiamo il Lemma per . Dato che
è un sottogruppo
normale di
, ne segue che
è normale, e
ha ordine
. Dunque da
a
si va con
una estensione radicale, e poi si va avanti per induzione.
Siano
le radici
-sime dell'unità in
. Sia
, per cui
. Sia
. Dato che
l'estensione
è normale, si ha
, e dunque
per il teorema orbita-stabilizzatore gli elementi
sono distinti.
Consideriamo i risolventi di Lagrange
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![]() |
![]() |
Ora
si
esprimono come combinazioni lineari degli
mediante una matrice
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Dunque la matrice in questione è invertibile,
e si possono scrivere anche i
come combinazioni lineari di
. Abbiamo naturalmente
. Dunque almeno uno degli
non sta in
, e si ha quindi
. Il risultato si ottiene ponendo
.
Un'applicazione banale dei risolventi di Lagrange si ha con
l'equazione di secondo grado
, con
. Sia
il campo
di spezzamento di
su
. Se supponiamo
irriducibile in
, allora
. Stiamo
supponendo che la caratteristica sia zero, o almeno diversa da
,
per cui
è separabile, il gruppo di Galois
è
ciclico di ordine
, e se
è una radice di
, l'altra è
, per
. Qui
, e abbiamo
![]() |
![]() |
|
![]() |
||
![]() |
||
![]() |
Rivediamo adesso gli ultimi argomenti senza supporre di avere già a disposizione le radici dell'unità. Vogliamo dimostrare
Allora esiste una estensione radicale tale che
.
Dato che è un campo di spezzamento, e la separabilità
è sempre garantita dalla caratteristica zero,
sarà stabile
rispetto a
. In particolare possiamo considerare
la restrizione
![]() |
Se invece gli ordini sono gli stessi, allora
e
sono gruppi isomorfi. Dunque anche
ha un sottogruppo
, normale, di indice
. Consideriamo
come in figura. Allora
, e l'estensione
è
normale, perché
è un sottogruppo normale di
. A questo punto posso applicare il
Lemma 7.11.1, e ottenere che
, con
. Quindi da
a
siamo
andati con una estensione radicale, e ora possiamo applicare
l'ipotesi induttiva a
.