Se è un campo, e è monico, di grado positivo, allora una estensione di si dice campo di spezzamento di su se valgono
Si mostri che se gli sono algebrici su , allora ogni elemento di si scrive come un polinomio negli a coefficienti in .
Cominciamo col mostrare l'esistenza del campo di spezzamento. Tutto si basa sul seguente
Una volta trovato un , non si perde niente a ridefinirlo come
Ora notiamo che si può definire una mappa
A questo punto rivoltiamo la faccenda per costruire l'estensione cercata. Consideriamo uno spazio vettoriale di dimensione su , e fissiamone una base . Sia la matrice di (2.1.2). Affermo che è l'elemento cercato. Cominciamo a osservare che (2.1.2) significa
La prima riga di (2.1.3) ci dice che è un modulo ciclico rispetto ad (per i dettagli si veda [Jac85]), cioè che partendo dal solo e applicando ripetutamente si ottiene un sistema di generatori per . Sia adesso . Per verificare che , cioè che sia la mappa nulla su , sarà sufficiente verificare che valga . Infatti avremo allora
e cosí via, |
Cominciamo allora col vedere che . Infatti, applicando (2.1.3) si ottiene
Invece se è un polinomio di grado minore di , grado di , abbiamo
Basta ora prendere e .
Si mostri che il grado divide
(Suggerimento: Procedere per induzione su , distinguendo il caso irriducibile dal caso riducibile.)
Una volta in possesso del Lemma 2.1.1, è facile costruire un campo di spezzamento di un polinomio aggiungendo una per una le radici dei suoi fattori irriducibili. Si veda ad esempio [Jac85] per i dettagli.
Più sottile è il discorso dell'unicità del campo di spezzamento, che ci porta alla teoria di Galois vera e propria. Il teorema sarebbe questo, ma ci interessano anche i dettagli della dimostrazione
Con isomorfismo da a su si intende un isomorfismo da tale che per ogni . Notate infatti che per definizione è contenuto sia in che in , e quindi ci può venire il dubbio su cosa succeda ai suoi elementi sotto .
Notate anche che gli isomorfismi (di anelli) di cui sopra sono anche isomorfismi di spazi vettoriali. C'`e solo da controllare che si tratti di mappe lineari: se e , abbiamo
Cominciamo col richiamare un semplice
Allora gli unici ideali che contengano sono stesso e tutto .
Il primo passo è il seguente Lemma, in cui introduciamo anche uno strumento molto utile.
Sia un isomorfismo. Esso si estende a un ovvio isomorfismo (che continuiamo a chiamare con lo stesso nome) , quello che manda
Sia un polinomio monico e irriducibile, e il polinomio corrispondente.
Sia una estensione di , e una estensione di . Supponiamo ci sia una radice di in , e una radice di in .
Allora esiste un unico isomorfismo
A questo punto possiamo dimostrare l'unicità. Passeremo attraverso un risultato che, a differenza del Teorema 2.2.1, si presta all'induzione.
Sia un isomorfismo, e indichiamo ancora con la sua estensione agli anelli di polinomi.
Sia un polinomio monico non costante, e il polinomio corrispondente.
Sia un campo di spezzamento di su , e un campo di spezzamento di su .
Allora esiste un isomorfismo da a che ristretto a induce .
Sia una radice di in , e sia una qualsiasi radice del polinomio corrispondente. Per il Lemma 2.2.3, possiamo estendere a un isomorfismo . Ora è ancora un campo di spezzamento di su , e è un campo di spezzamento di su . Dato che , si avrà
Il Teorema 2.2.1 si ottiene ora ponendo , e eguale alla mappa identica.
E' interessante andare a vedere quanti isomorfismi diversi si possano ottenere attraverso la Proposizione 2.2.4. Quando dobbiamo selezionare , possiamo scegliere quasiasi radice del polinomio irriducibile , e otterremo un diverso isomorfismo, dato che stiamo scegliendo immagini diverse per il fissato elemento . Supponiamo che abbia radici distinte in . Allora le scelte possibili sono . Quindi abbiamo scelte, e nel passaggio dall'estensione all'estensione il grado si divide per .
Se questo avviene per ogni polinomio che compare della dimostrazione, otteniamo quindi alla fine tanti isomorfismi quant'è il grado . Una condizione che garantisce che ogno abbia radici distinte è naturalmente che abbia radici distinte. In realtà basta meno, basta cioè supporre che i fattori irriducibili di in abbiano radici distinte. (Più avanti diremo che un polinomio con tale proprietà è separabile.) Infatti i polinomi sono fattori di , e sono irriducibili in , per qualche estensione . Sfruttiamo allora il seguente
Allora esiste un fattore irriducibile di in tale che divide .
Dunque se ogni fattore irriducibile di in ha radici distinte, lo stesso vale per ogni fattore irriducibile di su qualsiasi estensione .