Questo capitolo trae origine da alcune note che avevo scritto per me stesso, e che ho rielaborato un po' per la prima versione (1997/98) di queste note. Nel 1998/99 non ho trattato questa parte, per cui non ho avuto occasione di rimetterci le mani, cosa che sarebbe ben necessaria. Mi riprometto di sistemarle decentemente la prossima volta.
Prendo sostanzialmente da [Lan84] l'estensione della teoria di [Kap95] dal caso delle estensioni di grado finito a quella delle estensioni algebriche, e svolgo l'esercizio [Lan84, n 19, p 233] indicatomi da Edoardo Ballico. Si può usare [Hig74] per i gruppi topologici, ma vedendo solo il minimo essenziale per capire ciò di cui si parla.
Si comincia definendo il campo di spezzamento di una famiglia qualsiasi di polinomi. L'esistenza deriva da fatti generali di teoria degli insiemi, che ometterei. Se si prendono in particolare tutti i polinomi (monici e) non costanti, si ottiene la chiusura algebrica come caso particolare.
Vale anche qui l'unicità, cioè è possibile estendere gli isomorfismi. Qui può valere la pena fare un argomento ``alla Zorn'', a scopo illustrativo. Per vedere che l'estensione è un isomorfismo, si ricorda il Lemma [Lan84, Lemma 1, p. 167], già visto a lezione, che dice che un isomorfismo di in sé stesso, con estensione algebrica di , è anche suriettivo. Si fa prendendo , e riducendosi a
Ancora mediante il Lemma si estende al caso algebrico di grado arbitrario la caratterizzazione dei campi di spezzamento mediante il fatto che ogni polinomio irriducibile che vi ha una radice vi si spezza completamente.
Poi mostro l'equivalenza anche per un'estensione algebrica delle condizioni:
è come nel caso finito. è ovvio, naturalmente. Si prova agevolmente anche , ricordando che è l'unione insiemistica delle estensioni mediante le radici dei particolari polinomi di cui in , quindi tutte ``piccole'' estensioni normali, e pertanto separabili, per il solito Lemma.
Infine da a si passa mediante l'estendibilità degli automorfismi: tanto vale allora far vedere che ogni campo intermedio è chiuso.
Definizione di gruppo topologico, ed esempio dei numeri reali rispetto all'addizione. Topologia prodotto.
Comincio con il Lemma sul fatto che è continua, e sul fatto che se è aperto allora cè un aperto tale che . Ne deduco che se è (i punti sono chiusi) allora è anche .
Le traslazioni sono continue, dunque un gruppo topologico è uno spazio omogeneo, e per conoscerne la topologia basta conoscere gli aperti contenenti , e anzi basta un sistema fondamentale, cioè gli elementi di una base che contengano .
Ora prendo un'estensione algebrica e normale . Definisco la topologia di Krull sull'insieme delle mappe da a . (Qui ogni è una copia di , e la mappa corrisponde alla -pla .) Questa è la topologia prodotto, ove ha la topologia discreta.
La topologia di Krull ha dunque per base gli insiemi del tipo
Fissiamo un , poi punti distinti , e punti arbitrari . Allora un aperto di base generico è dato da
Questa topologia induce una struttura di gruppo topologico sull'insieme delle mappe biettive da a , cioè rende continue le mappe prodotto e inversa. Questo si vede bene prendendo la sottobase della topologia prodotto su , dato che le immagini inverse conservano sia unione che intersezione. Si ha:
Notare chi sono gli aperti contenenti l'unità, avendo visto la cosa già per un elemento qualsiasi: ripetuto subito sotto.
Ora, su definisco la topologia di Krull come ereditata dal gruppo delle mappe biettive da a .
(Dubbio su quanto segue: Definire uno SFIA, le sue connessioni con la topologia, e vedere che il caso particolare di un insieme di sottogruppi (normali) a intersezione definisce una topologia che è Hausdorff, e totalmente sconnessa.)
Si vede subito che uno SFIA (sistema fondamentale di intorni aperti, vedi [Hig74]: basta dire che sono aperti di base contenenti , e che determinano tutta la topologia, per la solita faccenda delle traslazioni) di è dato dalla famiglia dei sottogruppi , ove è un'estensione di dimensione finita di in . Infatti un intorno di definizione è della forma
Va anche bene prendere come SFIA di la famiglia di sottogruppi normali
Ora dico che è Krull-chiuso sse , cioè è Galois-chiuso. Infatti, se , allora
Nota che ho usato il Lemma immediato, in esercizio sul Kaplansky, che dice , valido anche nel caso di un numero arbitrario di termini. sta per il compositum, cioè il sottocampo generato. Vale la pena di dire due parole sul caso algebrico, che è appena un po' più semplice, anche se a lezione ho fatto del tutto a meno del compositum.
Adesso mostro che Krull-chiuso implica Galois-chiuso. Noto prima la formula . Questa vale facilmente nel nostro contesto, dato che per i nostri sottogruppi . Nel caso di un gruppo topologico qualiasi, basta notare che se uno ha uno SFIA, si possono rimpiazzare i suoi elementi con quelli , e ora la formula vale rispetto a questi ultimi. Dunque per ogni sse per ogni .
Ora se ho
Cosa voglio fare adesso? Mostrare, credo, che il gruppo di Galois è compatto. Noto, se non l'ho fatto prima, che è , e totalmente sconnesso: per questo basta far vedere (vedi qui sotto) che .
Immergo nel suo completamento -adico. Qui prendo una famiglia di sottogruppi normali con le proprietà:
per si ha |
Per vedere che sia isomorfo, è sufficiente vedere che l'immersione canonica
La suriettività segue dal fatto, veramente elementare, che una famiglia compatibile di automorfismi sulle estensioni normali, di dimensione finita, definisce un automorfismo di tutta l'estensione. Cioè che per ogni estensione normale di dimensione finita ho un elemento tale che se sono due estensioni di questo tipo allora
Siano allora , e siano la chiusura normale di , la chiusura normale di , e la chiusura normale di . Per la condizione di compatibilità
Occorre poi vedere anche che sia un omeomorfismo, ma questo è abbastanza facile a partire dalle definizioni. La continuità è immediata, basta comporre con le proiezioni, e vedere che le controimmagini dei punti sono le classi laterali di uno dei sottogruppi di . Vediamo ora che l'immagine di un aperto è aperta in . Infatti l'immagine di in coincide con l'intersezione con dell'aperto di sottobase che ha sulla componente -sima, e le altre componenti libere. Notate che non è detto che l'immagine in di sia aperta, dato che potrei star toccando infinite componenti contemporaneamente. (Espandere ancora un po'.)
Dovrei commentare che questo mostra la compattezza del gruppo di Galois, ma per questo devo notare che il sottogruppo di è chiuso, cosa che non mi sembra abbia scritto finora. Questo deriva dal fatto che l'insieme delle famiglie compatibili è l'intersezione dei sottoinsiemi
Ho da dimostrare il piccolo Lemma che se , sono estensioni normali di , anche lo è, ma questo mi pare sia chiaro attraverso i sottogruppi associati (prodotto di normali aperti), o anche mediante il Lemma che caratterizza le estensioni normali in base alle radici dei polinomi irriducibili (se ce n'è una ci sono tutte).